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Forum: Italian Forum

Topic: Consigli su come diventare un vero DiJ

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Ciao raga.......volevo chiedere se esiste un libro o un qualsiasi posto dove ci sono scritte le regole
(o un manuale) che deve rispettare un perfetto dj o aiuto e consigli come diventarlo....o almeno qualcosa che abbia a che fare con il nostro lavoro..........esiste o esistera un settimanale....o un mensile riguardo alle novita, etc....ciaooooooo
 

Posted Sun 09 Jul 06 @ 2:25 am
Il manuale è dentro e fuori di te. E' la tua esperienza che deriva dall'esperienza di altri.
Bando alle ciance, io ho trovato un "tutorial" in inglese, vecchio ma ottimo per iniziare, su come maneggiare i vinili. Inutile dire che se sai quello, lo puoi applicare anche a CDJ o, e questo è il nostro caso, a software. Cerca in Google "Advanced Vinyl Handling". Di altre cose non so niente, visto che cerco di fare tutto da autodidatta... se ho problemi chiedo a chi ne sa di più, ma di solito cerco di arrivarci con la logica prima che con il "non lo so fare"!!!
 

OK...era solo per chiedere perche io non ne ho mai visto uno.....cmq grazie
 

Mah, non so se ce ne sono... io ho trovato quel tutorial, che però è vecchio e tratta solo di vinili, ma è un'ottima base, Prova a cercare su www.amazon.com, magari ci sono dei libri... Ma credo che tutti ti diranno che è meglio imparare con l'esperienza, magari facendoti spiegare le basi teoriche da qualche DJ disponibile... O vai a frequentare i corsi che, pur dandoti le basi, non ti fanno diventare direttamente un DJ (un po' come succede con la scuola, che sta finendo sempre peggio, se ci fossi io al posto di sti ministri ingordi del azz...)
 

potrei risponderti :

a) - Leggiti la Bibbia e imparala a memoria
b) - Guardati tutti i film di FANTOZZI e vedi di imparare a imitarlo per bene.
c) - Ricordati sempre dei consigli della Nonna

Ma quando si e' finito di scherzare ci sono anche le risposte serie

Le regole per un buon lavoro, per un opera d'arte, per uno stile di vita
o per il successo non esistono, o meglio, ognuno si scrive le sue.
Il lavoro del DJ e' di per se stesso una cosa davvero votata alla libera
ed estrosa iniziativa dell'artista, per far divertire la gente ognuno fa
bagaglio di tutte le sue piu' basse e assurde invettive, maturate in una
esperienza di vita per niente canonica.
E' come un opera d'arte (pittura, scultura, architettura, musica, poesia,
fotografia, coreografia etc.) che e' capace di regalare EMOZIONI.
Non esiste una regola, uno schema, formula matematica che ne garantisca
un risultato, altrimenti saremmo tutti artisti uguali, e la vita sarebbe
ancora piu' monotona e noiosa.
Ognuno ha il suo sistema, il suo bagaglio culturale, le sue esperienze personali,
e i suoi mezzi. Per mettere in pratica uno spettacolo che puo' durare una notte
intiera, a base di musica, animazione, coreografie e tanta buona volonta'.

Se davvero dovrei scrivermi le mie regole, potrei mettere al primo posto:
- Impara dalle tue sconfitte
(per una notte di successo ce ne vogliono 100 da figura di merda)

La vera cosa che non pioi trascurare e' la materia tecnica!
Usiamo un mucchio di tecnologia, e se non la conosci a fondo (ma davvero
a fondo) ti taviera' di continuo, obbligandoti a esserne schiavo e dipendente.
Piu' invece ne sai (e ne hai provato) e minore e' il rischio di rimanerci a piedi,
con l'innegabile vantaggio di esserne tu il padrone e dominatore.
Questo forum (compresi quelli non in italiano di questo sito) e' la prova
concreta che i DJ, o meglio i DiJ, non si fermano al solito lavoro con gli
stessi apparecchi, ma vogliono esplorare nuove strade, con nuovi mezzi,
perimentando nuove rivoluzionarie tecniche per ottenere risultati diversi
e migliori.
Il fine e' sempre il solito: FAR DIVERTIRE LA GENTE ! ! !
e ognuno ci mette il suo!

Per quanto riguarda letteratura, periodici o documentazione a tema:
ovviamente trattandosi di una cosa sperimentale e personale non puoi
pretendere troppo.
Esistono alcune pubblicazioni editoriali in edicola, ma che trattano
l'argomento per fini promozionali (i loro DJ, i loro locali, la loro musica,
i loro prodotti, le loro manifestazioni, i loro spettacolo ed eventi)
e difficilmente potrai imparare qiualcosa, al limite rimani aggiornato.
Poso segnalarti pero' una cosa particolare.....
Quella grande mente del Sig. Ing. Dott. Prof. REZO ARBORE,
che di musica e del nostro mestire se ne intende,
un giorno della fine degli anni 70 ha fondato un' associazione di categoria,
che voleva raccogliere i DiscJockey italiani e dargli un identita'.
Allora la professione non esisteva ancora, a livello legislativo era
una cosa strana che poteva venir identificata non come un musicista
ma come un cameriere o inserviente, ll'interno di una discoteca.
Tramite questa associazione si e' creato un sindacato, si e' prodotto
una nuova figura contrattuale, ed e' stata redatta nientemeno che
UN ENCICLOPEDIA DEL DJ
Ho fatto parte negli anni 80 di questa associazione (AID)
e ho acquistato questa enciclopedia (non chiedermi dove, ma l'ho
ancora in giro per casa).
Era divisa in 14 fascicoli, e spiegava la cultura del DJ, le sue attivita
principali e il suo aproccio con il pubblico divertimento.
La cosa era molto focalizzata sul DJ da RADIO, che nel periodo
in cui e' stata scritta era la parte piu' rilevante della categoria,
ma non e' stata trascurata la parte piu' danzereccia della questione,
con le prime discoteche che nascevano in Italia e i primi Mixaggi
ancora tutti da inventare.
Ovviamente e' tutto molto datato, da allora il mondo e' cambiato
tante di quelle volte...

Ora mi metto in contatto con Spazialex, Ciaps, Cioce, MaxMora, DJMax,
Paul Rust, Kad, e tutta la comunita' attiva, vediamo di riuscire
a pubblicare in rete qualcosa di questa opera unica.
Ma la mia lunga risposta avra' sicuramente tanto altro eco
su questo forum, e vedrai quante altre segnalazioni arrivano!

Ragazzi diamoci sotto!
C'e' uno di noi che vuole farsi una cultura !!!!!!!!!!!
 

comunque non è che voglio imparare da altre basi, è solo che potrebbe risultare interessante capire come altri hanno fatto....il mio tile cie l'ho gia
 

grazie bazzooka, è una buona idea!
 

Se vuoi un manuale ti posso consigliare "Mamma, mamma voglio fare il DJ" di Fabio De Luca, edizioni Arcana.
Me lo hanno regalato per scherzo un paio di anni fa. Non è niente di eccezionale, però è divertente ed è la cosa più vicina ad un manuale che tu possa trovare.
Ne trovi una breve recensione quì: http://www.bol.it/libri/scheda/ea978887966321.html

Io personalmente quando ho iniziato ho fatto un corso di una decina di lezioni con DJ Shorty, che ai tempi non lavorava ancora a radio DJ. E' stato utile, ma non esageratamente. Penso che avrei imparato le stesse cose anche da solo, anche se ci avrei messo un po' più di tempo. Però mi ha dato più sicurezza, fondamentale per riuscire a proporsi in un locale senza fare la figura del pivello..

Ciao. Buona fortuna...
 

Come al solito voglio fare i complimenti a Bazzooka che scrive con chiarezza e riesce sempre a colpire il bersaglio!!!
Sono pienamente d' accordo con tutto cio' che ha detto. Tra l'altro vorrei aggiungere che, avendo vissuto in prima linea, le vicende di Renzo Arbore ed i suoi sforzi per far riconoscere l' attività del dj come attivita riconosciuta!! Ora oggi le cose vanno meglio per quanto riguarda la Nostra figura, in quanto il dj e' una attività presente che ha una sua posizione ENPALS......
Tornando al discorso del manuale del giovane dj, io posso aggiungere che effettivamente si possono stilare alcuni fondamenti tecnici che vanno seguiti.....e' chiaro che un dj lavora con la musica e quindi deve conoscere alcuni "regole" su come questa puo' essere mixata nel modo migliore, un dj deve sapere riconoscere i bmp , le quartine e le ottave , le armonie ect.....Un dj possibilmente non si deve spaventare del microfono ma deve saperlo usare bene e non abusare!!!
Di queste argomentazioni, come dice l'amico Bazzooka, si puo' anche costruire con l'aiuto dei piu' anzianotti del forum un bel tutorial .....che si puo pubblicare qui' o meglio ancora nel sito ufficiale dei digital dj.
Per concludere, volevo sottolineare, che imparata la tecnica un dj deve avere un suo stile, trasmettere sensazioni ed emozioni al pubblico, questo e' quello che fa' la differenza....e fa' spiccare un personaggio rispetto un altro in questo mondo in cui tutti si ha la tendenza di fare le fotocopie!!!
 

vedremo da settembre di preparare il "TESTO UNICO" :-)

Manuale del giovane digital jockey
il Digital Jockey la figura che avanza (mettetela in frigo)

comunque è uno degli obbiettivi di www.digitaljockey.it quella di mettere un po' di ordine fra stili e tecniche.

comunque per me ci vuol molta fantasia, umiltà e coraggio per riuscire a darsi uno stile,
e studiare cosa è successo sui dancefloor 70/80/90/100 altrimenti siete solo degli IPOD
che ogni tanto devono andare al bagno.

cominciate a far pubblicità alla nostra comunità nei vari portali di DJ in modo che a settembre usciamo dalla fase beta ed instauriamo delle collaborazioni, siamo se non ero in 40 per ora... ed in pratica non lo abbiamo detto che a pochi intimi...

SPA


 

sottoscrivo i messaggi di bazzoka e spa.
per me, l'ho detto sempre, al di la della tecnica conta la capacità di proporre la "propria" musica, costruire e presentare i propri percorsi musicali. ricercare e ascoltare, scovare il pezzo forte ma poco battuto.
tutti, e dico tutti soprattutto con gli strumenti digitali, sono capaci di mettere a tempo i due brani commercial-house che spopolano. in pista tutti applaudiranno, a fine serata il gestore ci da la 50 euro e tutti felici e contenti. ma che senso ha? e che senso ha lavorare in una radio dove DEVI passare i pezzi che la casa discografica ha pagato per passare? (perchè è così che funziona, o no?). certo, sempre meglio che lavorare, però a che scopo?
 

Concordo in pieno con fabius, mi pare di avere gia scritto una volta di far decidere al vostro cervello quale sia la bella musica e non sempre i singoli di un album sono le canzoni più belle.
Dei 50€ faccio spesso a meno perchè se non chiedi soldi almeno metti la musica che vuoi, se dovessi mettere la musica dove pagano avrei gia iniziato a mettere commerciale o house e di DJ di questo tipo direi che ce ne sono anche troppi in giro e mi sembrano un po' tutti fatti con la stampino.
Per il discorso radio funziona purtroppo cosi infatti si sentono sempre gli stessi pezzi, proprio per questo motivo non avete mai sentito nominare le "radio libere"? La mia è gia nel mio cervello e non passa mai nulla di scontato e commerciale.

Cioce... Contro e anticommerciale da sempre
 

anche a me piace ritrovare quel motivetto che mi piace tanto e che fa du du du du, non è proprio vero che le radio son pagate per mettere dei pezzi (questo valeva una volta... mi raccontava l'altra sera Maurizio Nuti chitarrista degli Homo Sapiens vincitori di san remo 1977, di quando herbet pagani li porto' a Radio montecarlo, e di come si compravano i passaggi....non mi ha ancora detto se San Remo era truccato.. ma prima o poi lo faccio ubriacare :-)
in realtà quello che fa schifo è il gioco di favori tra radio dj speaker, in pratica sono lobby, che ci ha tagliato da mercato internazionale della dance dove la facevamo da padrone, non ho niente contro prezioso, mollella, fargetta, g.ponte.. ma hanno determinato la fine della Dance, la House la ballano con l'aperitivo in mano ed in pochi eletti posti con "DJ sempreilsolitomix" , quella che in gergo veniva chiamata (bruttissimo gergo) commerciale era solo musica che ti faceva stare bene, quasi usa e getta, ma aveva una sua funzione..ma non esiste più. Non capisco perchè si continuano a fare versioni extended di 9 minuti quando non si puo' tenere un pezzo più di 3/4 minuti o la gente smette di ballare, per non parlare di quante versioni escono per ogni brano (mi contate i remix di The Drill?) . il momento è veramente particolare e se mi permettete una citazione dal "Gattopardo" se vogliamo che tutto resti cosi'...bisogna che tutto cambi.

SP..o-etico.

 

Ecco tutti (o presunti tali) remix di The Drill:

- The Drill [Original Mix];
- The Drill [Nu Electro Dub Mix]
- The Drill [Tom Novy's Nah Am Original Mix]
- The Drill [Tom Novy's Fur Die Stunden Vorm Kamin Mix]
- The Drill [Paolo Bolognesi Remix]
- Pakito - Living On A Video [Original Mix]
- Pakito - Living On A Video [Noots Vocal Mix]
- Alex M. - Strong [Original Club Mix]
- Game Brothers - Pac Dance
- Mars Trek - The Drill Slow Remix

... Scherzi a parte, c'è davvero bisogno di cambiamento, tutta la musica che si poteva fare è gia stata fatta... Il problema però è sempre quello: la cultura musicale... La maggior parte dei ragazzi che vedo balla sulle note di una musica che è gia stata tutta fatta, remixata, riciclata... Provate a proporre un pezzo Hard-House o Acid... Se vi va bene vi tirano i bicchieri, i tavoli e i fischioni... Purtroppo è così (almeno da quanto vedo io)... Poi sempre il preconcetto che il vero DJ è il tizio con due piatti, mixer, vinili, mic, ecc... Lasciamo da parte il passato e i preconcetti, cominciamo ad esplorare nuove strade, ascoltiamo il panorama completo musicale della discoteca, facciamo entrare le correnti europee... E' così che s'insegna e s'impara la musica...

Dj TMT
 

Belle parole!!!
Ho letto il forum, Tutto Vero, concordo con quello detto fino ad ora.
Fare il DJ è uno dei pochi mestieri dove per imparare bisogna ancora in un certo qual modo guardare.
Agli inizi era un lavoro fatto tutto di "nascosto" il DJ arrivava in discoteca con gli adesivi sopra i titoli dei pezzi per non far vedere le novità che metteva.
Adesso il dj deve saper trovare il brano giusto da mettere in mezzo alle miriadi di novità che escono se vuole fare la differenza.
Chi vuole rimanere nel mucchio basta che metta le solite 4 canzoni.
Sono dell'idea che per fare il "Botto" e i dati lo confermano bisogna essere alternativi.
Il gioco ne vale la candela, Sperimentare è il motto.
Per tornare alla figura del DJ, lo potrei paragonare al garzone del 1400 che andava a prestare servizio nella bottega bei grandi maestri come Giotto, Brunelleschi ed altri per imparare l'arte.
Il DJ alle prime armi impara dagli altri andando poi a casa a provare e riprovare i passaggi per poi un domani fare la prima serata e solo all'ora capira di quanto è difficile fare il DJ.
Non tanto per la tecnica ma quanto il live, il contatto con la gente che è fondamentale.
Quidare siamo capaci tutti ma a vincere in pochi.
Se dovessi leggere di qualche corso pratico diffida, negli anni 90 c'era stato il boom.
Tutte cavolate per rubare dei soldi ai ragazzini.
Indirettamente l'ho sperimentato.
Comunque sei capitato nel posto giusto dove ugnuno darà del suo per farti e far crescere chiunque vorra chiedere aiuto.


Ciao Fiffo.

 

Caro Mriffo, hai finalmente scritto quello che non avevo il coraggio di elencare:
"Fare il DJ lo si impara solo sulla strada" (e BASTA!)
Diffidate di tutte quelle persone, organizzazioni, agenzie o societa'
che promettono di insegnare un mestiere, di per se improponibile.
Per imparare bene si puo' al limite non guadagnare niente,
ma non spendere soldi da regalare a chissachi.
Tutti i vari corsi, lezioni, scuole, sono solo

TROVATE COMMERCIALI SU CUI LUCRARE A MERAVIGLIA,

senza nessuna garanzia ne di competenza ne di impiego futuro.
Non esiste un titolo di studio "DJ", non esiste nessuna scuola
in grado di qualificarti cosi'.
E' solo l'esperienza e il publico, che puo elevarti a tale livello.

Per imparare qualcosa si deve stare in discoteca, in radio,
nei negozi di dischi (non al supermarket) e rimanere a contatto
con persone che lo fanno frequentemente, poi le occasioni
per imtraprendere un discorso piu' serio arrivano grazie alla provvidenza.
Ma quando la provvidenza chiama non si e' mai abbastanza ferrati!
e le figuracce fanno sempre parte del proprio bagaglio culturale.

L'importante e' cominciare, sicuramente come un gioco o poco piu'.
Il resto , se e' il caso, puo' arrivare senza insistere.
 

Ciao
a mè la storia non è mai piaciuta fino a quando ho conosciuto un prof. che mi ha detto:
con la conoscenza della storia si costruisce un futuro sempre migliore.......per mè parole sante ,)
Conosco dj che ridono a vedere un dij, e poi sbavano per i set di PVD
Conosco dij che dicono che ormai il dj è superato da tempo,poi scopro che non sanno nemmeno dirmi se un ritmo è terzinato e si scusano dicendomi che tanto c'è il tasto "sinc"
Sinceramente a queste persone dò il peso che meritano.
Io prima di suonare cerco sempre di inquadrare il mio pubblico o il posto in cui devo lavorare da lì risalgo al genere sempre e comunque elettronico.
Vi posto 2 righe che ritengo molto belle:



Sono per la prima volta entrato in contatto con questa musica a Ibiza nel 1988. Non avevo mai ascoltato niente di simile e da quel momento la mia vita è cambiata per sempre. Da allora ho vissuto la mia vita in funzione di questa musica fantastica e la mia passione per le sue evoluzioni è rimasta negli anni sempre la stessa. Proprio come allora adoro andare a ballare e fare festa nei miei club preferiti in giro per l’Europa. Infatti più che un dj sono innanzi tutto un party boy (…ehm ehm… ) e quando suono propongo esattamente quello che vorrei sentire se fossi in mezzo alla pista. Vivo una serata allo stesso identico modo e ho le stesse identiche sensazioni dei ragazzi che mi stanno davanti. Fra me e loro c’è uno scambio di sensazioni. All’inizio di un mio set cerco sempre di proporre qualcosa di sciolto, invitante e suducente in modo da stabilire un contatto con tutti. Da questo momento inizia lo scambio di sensazioni. In base alla reazione del pubblico percepisco la direzione che devo prendere e disco dopo disco cerco lentamente di costruire un’intesità ritmica crescente fino ad arrivare ad un punto in cui tutti quanti si scatenano. Sfortunatamente da più di un anno ci sono delle persone che, a questo punto della serata, reagiscono in un modo negativo a certi dischi formando un cerchio umano e inziando a spintonarsi come bestie disinteressandosi totalmente delle persone che hanno intorno e arrecando contusioni a tutti sapecialmente alle ragazze. A questo punto lo scambio di sensazioni che ne deriva per me è uno schifo e il feeling positivo fantastico provato fino a quell’istante dinventa una merda. Quindi, purtroppo, per me la serata cambia. Semplicemente da quel momento in poi non posso più continuare a proporre certi dischi da me adorati perché ovviamente non posso essere il motore, la benzina, l’energia che fomenta questi incivili. Vorrei anche puntualizzare che questo non è, contrariamente a quanto pensano in molti, un qualcosa che mi è stato imposto dall’esterno e da qualcun’altro. Infatti non potrei mai mettere un disco che non mi sento di suonare e ancor meno che non mi piace. Semplicemente reagisco proponendo qualcosa che trasformi l’atmosfera in positivo tralasciando purtroppo dischi fantastici che in qualsiasi altra parte più civile del mondo avrebbero creato momenti indimenticabili.

Vorrei anche sottolineare quanto è assurda la discussione che va avanti da mesi sui generi musicali del tipo << Electro è meglio di Techno, Tech House è meglio di Electro, Techno è meglio di House, etc etc >>.
Innanzi tutto trovo estremamente riduttivo etichettare per forza un disco o ancora peggio un dj con un nomignolo come Techno o Electro. Poi credo che sia allucinante la ristretta mentalità ahimè tipicamente italiana secondo la quale se a qualcuno piace un certo stile allora necessariamente deve ripudiarne tutti gli altri. A mio avviso può esserci spazio per tutto in una serata che altrimenti risulterebbe alquanto noiosa senza variazioni e sempre con lo stesso stile. Per questo sottolineo l’importanza per un dj di esprimersi almeno per quattro o cinque ore durante le quali può attraversare e mostrare ogni sfumatura dell’infinito e stupefacente mondo fantastico della musica elettronica.

Concludo ringraziando tutti coloro che in questi anni hanno supportato e apprezzato gli sforzi miei e dei miei colleghi-amici avendoci così permesso di realizzare serate indimenticabili…… gabry fasano

Che a mè non piace, però sono dalla sua parte, almeno in quello che dice quà.
 

Ed io ci vado proprio stanotte a sentirlo insieme a Franchino alla canniccia.
Parole Sante!!!!

"comunque per me ci vuol molta fantasia, umiltà e coraggio per riuscire a darsi uno stile,
e studiare cosa è successo sui dancefloor 70/80/90/100 altrimenti siete solo degli IPOD
che ogni tanto devono andare al bagno."

Altre parole sante!!!!

DjKad
 



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